L'intervento prestato dai clinici, non si muove esclusivamente nell'ottica di una "eliminazione" del sintomo, quanto di una possibile comprensione dello stesso, della sua forma e della sua funzione. Il lavoro, così orientato, presenta una collaterale riduzione dell'espressione sintomatica o disagio, ovvero, della sofferenza stessa che vede coinvolto il soggetto nella sua interezza in quanto individuo.