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Being alone o feeling alone? L'uso del digitale per combattere il senso di solitudine nell'era pandemica

lunedì 22 aprile 2024 - 15:35

Nel contesto pandemico, il senso di solitudine ha principalmente coinciso con l'isolamento fisico. Infatti, le restrizioni imposte dai Governi hanno impattato profondamente la socialità, costringendo la popolazione a restare nelle proprie abitazioni, senza possibilità di recarsi in qualsiasi luogo pubblico e incontrare amici o altre persone care. Tuttavia, i due aspetti non sono sempre connessi tra loro. Per comprendere meglio questo legame può essere utile ricorrere alla lingua inglese che distingue due modalità di esperire la solitudine e che si sostanziano in un "being alone" e un "feeling alone" (Cacioppo, 2015, p. 239). Infatti, "being alone" si riferisce a una condizione di solitudine fisica, ossia essere da soli perché non c'è nessuno intorno; al contrario, "feeling alone", sintetizzato dalla parola "lonely", si riferisce a un'esperienza soggettiva di solitudine esperita anche quando si è circondati dagli altri.

 

È intuitivo riconoscere che gli anziani siano stati maggiormente esposti a questa percezione a causa della rete sociale che, con l'avanzare dell'età, tende a ridursi e diventare più intima rispetto a quella degli adolescenti, i quali, al contrario, tendono a circondarsi continuamente da persone nuove. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, diversi risultati di ricerche condotte a partire dall'emergenza pandemica indicano che i contatti virtuali non hanno alcun effetto sul deterioramento cognitivo, al contrario delle interazioni faccia a faccia che contribuiscono a una sua possibile riduzione (Litwin e Levinsky, 2022). Inoltre, tra i dati allarmanti emerge quello relativo al legame tra una mancata riconnessione sociale post-pandemica e un maggior rischio di sviluppo di problemi fisici, nonché un peggioramento dello stato di salute di coloro che hanno affrontato il periodo del lockdown con una rete sociale poco estesa (Bierman et al., 2021).

 

Uno studio condotto sulla popolazione anziana italiana (Rolandi et al., 2020) ha evidenziato i benefici prodotti dall'utilizzo dei Social Network da parte degli anziani: questi hanno, infatti, percepito un aumento dell'inclusione sociale e hanno avuto modo di mantenere contatti e relazioni sociali significative grazie ai dispositivi digitali. Per di più, questo dato ci suggerisce anche che l'uso dei Social da parte della popolazione anziana sancisce una riduzione di quel divario generazionale di cui molto spesso si parla e che contrappone le generazioni passate a quelle moderne e attuali (Rolandi et al., 2020).

 

Per quanto riguarda i giovani, i Social più utilizzati sono stati Instagram e YouTube, mentre Facebook ha registrato un netto calo (Vall-Roqué et al., 2021). Nell'individuare gli effetti psicologici della pandemia sui giovani è fondamentale tenere in considerazione le difficoltà derivanti dalla convivenza forzata, specialmente nei casi in cui non è stato possibile godere di un clima positivo e tranquillo. È probabile che i Social Network si siano rivelati una vera e propria scappatoia e/o un momento di svago per questi giovani che hanno dovuto rinunciare anche alla socializzazione all'interno del contesto scolastico. Su questa scia si è mosso lo studio di Paul e colleghi (2022), i quali hanno evidenziato come l'utilizzo dei Social Network abbia favorito la creazione di una rappresentazione di sé stessi tramite la creazione di avatar, che hanno consentito di pensarsi in un mondo parallelo e immune al Covid-19, alle ansie e alle angosce di quella soffocante realtà.

 

Dott.ssa Chiara Lo Cunsolo

 

Bibliografia:
Bierman, A., Upenieks, L., & Schieman, S. (2021). Socially Distant? Social Network Confidants, Loneliness, and Health during the COVID-19 Pandemic. Social Currents, 8(4), 299–313. https://doi.org/10.1177/23294965211011591
Cacioppo, S., Grippo, A. J., London, S., Goossens, L., & Cacioppo, J. T. (2015). Loneliness: Clinical Import and Interventions. Perspectives on Psychological Science, 10(2), 238-249. https://doi.org/10.1177/1745691615570616
Litwin, H., & Levinsky, M. (2022). Social networks and mental health change in older adults after the Covid-19 outbreak. Aging & Mental Health, 26 (5), 925-931. https://doi.org/10.1080/13607863.2021.1902468
Paul, I., Mohanty, S., & Sengupta, R. (2022). The role of social virtual world in increasing psychological resilience during the on-going COVID-19 pandemic. Computers in Human Behavior, 127, 107036. https://doi.org/10.1016/j.chb.2021.107036
Rolandi, E., Vaccaro, R., Abbondanza, S., Casanova, G., Pettinato, L., Colombo, M., & Guaita, A. (2020). Loneliness and Social Engagement in Older Adults Based in Lombardy during the COVID-19 Lockdown: The Long-Term Effects of a Course on Social Networking Sites Use. International Journal of Environmental Research and Public Health, 17(21), 7912. https://doi.org/10.3390/ijerph17217912
Vall-Roqué, H., Andrés, A., & Saldaña, C. (2021). The impact of COVID-19 lockdown on social network sites use, body image disturbances and self-esteem among adolescent and young women. Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry, 110, 110293. https://doi.org/10.1016/j.pnpbp.2021.110293

 

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