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Endometriosi e Disturbi dell'Alimentazione e della Nutrizione (DAN)

giovedì 28 marzo 2024 - 15:09

 

DAN e Endometriosi

Quando parliamo di endometriosi e psicologia, tendiamo ad immaginare i risvolti psicologici che tale patologia ha sulle pazienti, in termini di umore, immagine corporea, identità sessuale, autostima e accettazione della diagnosi di una malattia cronica non curabile. Difficilmente, invece, ci viene in mente un collegamento con i disturbi dell'alimentazione e della nutrizione.
Eppure esiste un legame tra queste due diverse forme di sofferenza di cui tener conto nel trattamento di tali patologie.

 

Partiamo dalle basi: cosa si intende per endometriosi e cosa sono i disturbi dell'alimentazione?
L'endometriosi è una malattia ginecologica caratterizzata da un'infiammazione cronica degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico. L'infiammazione è causata dalla presenza anomala in questi organi, di cellule endometriali che, normalmente, rivestono solo l'interno dell'utero. L'endometriosi è una patologia molto diffusa nella popolazione e si ritiene che interessi ben il 10-20% delle donne in età fertile. Nonostante ciò, tale disturbo è ancora poco noto e la diagnosi avviene nel 30-40% dei casi in modo accidentale durante controlli ginecologici di routine o controlli eseguiti per altre patologie. Quando sintomatica tale patologia si manifesta con dolore pelvico, soprattutto in fase peri-mestruale, mestruazioni dolorose (dismenorrea) e dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia).

 

I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, meglio noti come disturbi del comportamento alimentare, sono malattie psichiatriche in cui i comportamenti legati all'alimentazione risultano alterati e disfunzionali per la vita. Nella versione attuale del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) vengono annoverati in questa categoria disturbi molto variegati: disturbo da ruminazione, pica, disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo, anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da binge-eating o alimentazione incontrollata. Sebbene l'eziologia di tali disturbi sia da considerarsi multifattoriale nonché la sintomatologia è differente tra le diverse categorie, essi spesso si associano a determinate componenti psichiche come pensieri ossessivi rivolti verso il proprio corpo e il cibo, alterazione della percezione corporea (dismorfismo corporeo), bassa autostima, alimentazione restrittiva, rituali legati al momento del pasto, abbuffate e condotte compensatorie.

 

Quale associazione? L'endometriosi intestinale
Tra gli organi interessati dall'anomalo sviluppo delle cellule endometriali, vi è l'intestino. L'endometriosi può colpire l'intestino in due parti, nella porzione addominale e nella porzione pelvica, provocando sintomi simili a quelli della sindrome dell'intestino irritabile, in particolare: stitichezza conseguente ad una defecazione difficoltosa o dolorosa (dischezia), dolore pelvico durante il sesso, sanguinamento rettale durante le mestruazioni e disturbi gastrointestinali. La presenza di una tale sintomatologia può indurre la paziente, anche su suggerimento del professionista, ad eliminare alcuni cibi dalla propria alimentazione che sembrano esasperare la condizione di sofferenza. Da un punto di vista della salute mentale tale approccio è pericoloso: difatti si corre il rischio di suddividere i cibi in cibi-buoni e cibi-cattivi, innescando una spirale di pensieri legati all'alimentazione che possono diventare ossessivi. Lo strutturarsi di questa tipologia di pensiero ruminante e ossessivo è, spesso, alla base di disturbi dell'alimentazione, quali anoressia e bulimia nervosa. Specie nel primo caso, quello dell'anoressia nervosa, la qualità del pensiero è di questo genere, ossessivamente incentrata sul peso, sulla restrizione alimentare, sull'eliminazione di alcuni cibi. Se la paziente affetta da endometriosi crede che l'eliminazione di alcuni cibi sia funzionale al suo benessere fisico e se effettivamente riesce ad ottenere alcuni risultati, anche magari in termini di un corpo più "bello e sano" o privo di dolore, ciò potrebbe indurla a eliminare sempre più dalla sua alimentazione fino a perdere il controllo.

 

Non a caso un recente studio condotto da Aupetit e colleghi (2022) mette in evidenza proprio il rischio di sviluppare disturbi dell'alimentazione in pazienti affette da endometriosi. Secondo i risultati dell'analisi condotta da questi autori, in cui si teneva conto di numerose variabili quali età, indice di massa corporea, status socioeconomico, dolore cronico, sindrome dell'intestino irritabile e comorbilità psichiatrica, le donne con endometriosi hanno una probabilità più alta di soffrire di depressione, disturbi del comportamento alimentare e di ansia rispetto al campione di controllo formato da donne senza endometriosi.

 

Alla luce di tali evidenze scientifiche è necessario che la presa in carico di pazienti con endometriosi avvenga sempre da parte di una equipe multiprofessionale che possa cogliere tutte le innumerevoli implicazioni della sofferenza che questa patologia comporta, sia sul piano fisico che su quello psichico.

 

 

Cosa posso fare io? Segni a cui prestare attenzione.

Come possiamo scongiurare l'insorgere di un disturbo alimentare reattivo a problemi legati all'endometriosi? Di certo non esiste la ricetta che ci consente di evitare la sofferenza mentale, ma possiamo imparare a riconoscere segni e sintomi precoci dello strutturarsi di un disturbo alimentare, in modo tale da intervenire tempestivamente. Difatti, uno studio condotto presso la Swansea University nel 2019 ha messo in evidenza alcuni "indizi" che sono spesso associati ad un disturbo alimentare. Ed è emerso che nei due anni che precedono la diagnosi di disturbo alimentare, nelle cartelle cliniche dei pazienti, si possono osservare:

  • Più alti livelli di disturbi di personalità, depressione e dipendenza da alcool;
  • Più alti livelli di incidenti, ferite e autolesionismo;
  • Una più alta percentuale di prescrizione di antipsicotici, antidepressivi e di farmaci per disturbi gastrointestinali o supplementi vitaminici.

 

Ma quali sono i segni a cui un non esperto può prestare attenzione nella quotidianità per aiutare un proprio caro a rischio?
Sicuramente possiamo prestare attenzione ad eventuali comportamenti autolesionisti, rituali legati al cibo e al momento del pasto, evitamento di alcune pietanze, esercizio fisico intenso, vomito autoindotto dopo il pasto, utilizzo eccessivo di diuretici e lassativi, una lentezza eccessiva nel mangiare, abbuffate, nascondere il cibo per evitare di mangiarlo, sputare il boccone in un fazzoletto quando si mangia in compagnia, pesare i cibi prima di consumarli, contare le calorie di ogni pasto. Possiamo inoltre notare una serie di correlati emotivi legati al momento del pasto e ai comportamenti alimentari, come ansia, imbarazzo, vergogna, frenesia, tristezza. Di fronte a sintomi di questo genere è importante rivolgersi ad uno specialista della cura dei disturbi alimentari e, proprio come nel caso dell'endometriosi, è fondamentale la presa in carico in equipe.

 

In questo breve scritto abbiamo intessuto un fil rouge tra disturbi alimentari ed endometriosi, due condizioni che riguardano molte donne nel nostro paese e che rappresentano motivo di sofferenza fisica e psichica per chi ne è affetto. Possiamo, però, individuare un'ulteriore convergenza tra questi disturbi, che riguarda la cura: entrambi necessitano di un intervento a 360 gradi, che sia in grado di tener conto dell'aspetto psicologico e di quello biologico. Nell'occuparsi di questi disturbi, in quanto professionisti, pazienti o anche in quanto familiari e amici, dobbiamo sempre ricordare la connessione esistente tra mente e corpo e che non vi può essere benessere senza che siano curate l'una e l'altra.

 

 

Dott.ssa Francesca Pianese, Psicologa

 

 

Bibliografia:

Lloyd, K. et. al. (2019). Early warning signs of eating disorder revealed. In "British Journal of Psychiatry".

Treasure J, Duarte TA, Schmidt U. (2020). Eating disorders. In "Lancet".
Aupetit, A., Grigioni, S., Roman, H., Coëffier, M., Bréant, A., Hennetier, C. e Achamrah, N. (2022). Association between Endometriosis, Irritable Bowel Syndrome and Eating Disorders: ENDONUT Pilot Study. In "Journal of Clinical Medicine".
Koller, D., Pathak, G.A., et al. (2023). Epidemiologic and genetic associations of endometriosis with depression, anxiety, and eating disorders. In "JAMA Network Open".

 

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